L’INFLUENZA AVIARIA
Contro ogni teoria veterinaria
un medico sosteneva con fervore
che l’uccello chiuso in gabbia
contrae l’influenza aviaria.
“”Ogni volatile è così detto –
il luminare ammoniva-
perché volare è sua prerogativa
e non può essere tenuto in costrizione.
Perciò è giusto che ogni uccello
in piena libertà di volo
dispieghi le sue ali al vento
per essere sempre sano e ben contento””
Il curato del paese,
osservatore attento delle regole dei preti,
era un po’ preoccupato
perché vedeva in questa teoria
la presenza di una sottile allegoria.
“”Se l’uccello è chiuso, caro dottore,
non può contrarre malattia-
opponeva da ignorante-
e quindi il tuo è un parere irritante.
Tu sostieni che, anziché astenersi,
è meglio solcare l’aria da nido a nido.
Ma quello è proprio il modo per ammalarsi.
Se te ne stai chiuso in gabbia,
non hai frequentazioni,
e vivi con decoro e con decenza
come ti viene l’influenza?”””
“””Se l’uccello non spazia nel suo cielo-
replicava il veterinario
la sua vita va in sfacelo.
E’ meglio se lo fai viaggiare.
In cattività perde il suo decoro.
Tu gli rechi oltraggio,e alteri la sua natura,
e poi non ti è facile trovarne un altro
che abbia la stessa struttura,
lo stesso piumaggio.
Che te ne fai di un uccello che non vola?
Se è solo tuo e non vede mai l’aria
Di sicuro contrarrà l’influenza aviaria..!!”””
LA DIMOSTRAZIONE
Preoccupato per la crescente sordità
della consorte il marito volle intervenire
e per fare cosa buona ed esserle d’aiuto
si recò dal dottore per riferire sull’accaduto.
“”Mia moglie non sente, non sente niente
e la cosa è assai più grave perché è pure ipovedente.
Venga con me dottore
l’accompagno a casa mia
per darle di tutto ciò una dimostrazione””
Così s’incamminarono a fianco
e quando furono a cento metri dalla casa
l’uomo,per dar prova della sua convinzione
e far vedere che la moglie non sentiva
urlò “Maria che si mangia questa sera?”
senza aver risposta alcuna.
Dopo ancora pochi metri
di nuovo riprovò alla stessa maniera:
“Maria che si mangia questa sera?”
ma neppure questa volta ebbe riscontro
nonostante l’avvicinamento
“”Vede dottore – disse convinto-
anche se urlo a squarciagola
lei non sente una parola!
Più avanti che furono volle ancora riprovare
e gridò con tutto il fiato
“Maria che cosa hai cucinato?
Non rispose nessuno.
“”La cosa è grave dottore, siamo a pochi metri
e non c’è collegamento alcuno...””
Giunti all’ingresso, con la moglie in vista,
“”“Maria che si mangia questa sera?”
le disse per la quarta volta strillando nell’orecchio
E quella di rimando
“”Lo vedi che stai diventando vecchio?
Perché urli, non ci senti?
Pasta al sugo e frittata per secondo
Sono quattro volte che ti rispondo…!!!”””
CONFUSIONE
Ogni volta che tornava a casa ubriaco
dopo aver consumato con gli amici ogni eccesso,
il vecchio Peppe non faceva sesso,
ma si buttava sfinito sopra al letto
e s’agitava nel sonno, svegliandosi spesso.
Poi la notte si alzava
perché la prostata ingrossata
gli rendeva impellente
esperire una pisciata.
La moglie lo sentiva e si svegliava
e da tempo sopportava.
Una notte un po’ più avvinazzato
per via di una bisboccia senza pari
alla fine del campionato,
s’alzò la notte
e recatosi nel bagno
chiamò a gran voce la sua compagna:
“”Giovanna, questa sì che è una trovata,
non mi avevi detto niente,
ma che bella improvvisata!
Vado in bagno a luce spenta
per non disturbarti
e perché tu non senta
e appena apro la porta, per magìa,
s’accende una luce bianca,
che va con la pisciata in sintonia….
Come hai fatto a preparare
un congegno così sensazionale?”””
La moglie bofonchiò assai infastidita
e ancora mezzo addormentata
“”Non ne posso più,
basta con questa pagliacciata
torna al letto, prendi un sonnifero
e smettila di pisciare nel frigorifero…!!”””
Nessun commento:
Posta un commento