Un mio caro amico sostiene in modo categorico che la fama, la gloria
e la ricchezza sono inversamente proporzionali all'intelligenza, alla
preparazione culturale, alle capacità professionali di un individuo, al suo
valore morale. Come crederci? Ho sempre ritenuto esagerata e fuori luogo
questa affermazione, troppo generalizzata e comunque ingenerosa ed ostile nei
confronti di chi ha raggiunto, in un modo o nell'altro, i vertici della
notorietà. A volte, però, anche le opinioni estreme
racchiudono una piccola parte di verità, soprattutto se suffragate dai
fatti. Recenti episodi di cronaca sembrano volgere in questo senso,
spingendomi, mio malgrado, a dover rivedere, almeno in parte, il mio
convincimento. Quando vedo che in questo strano Paese ascendono all'alto
gradino della gloria soggetti quanto meno esecrabili, delinquenti, ladri,
assassini, malfattori di ogni genere, gente votata alla mala gestione della
propria esistenza, mi chiedo: quali requisiti si richiedono per essere chiamati
a essere protagonisti di un talk show, di uno special televisivo, di
un'intervista importante, per diventare oggetti di culto popolare? Sono
personaggi coloro che delinquono, che evadono il fisco, che rubano ed
uccidono: assassini, , bancarottieri, rapinatori, stupratori, pedofili, ladri.
Scrivono la storia della loro sventurata vita ed il libro diventa un best
seller, vanno in televisione e fanno i picchi di ascolto, i film che
ottengono maggiore successo si ispirano alle loro scellerate malefatte.
Forse il mio caro amico non ha tutti i torti.....
Forse il mio caro amico non ha tutti i torti.....
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