Che cosa vi è di più stolto e di più pazzesco che il lodare
in una persona beni non suoi, che l'ammirare cose che in un istante potrebbero
passare ad un altro? Non è certo il freno d'oro che rende migliore il
cavallo.... Nessuno deve vantarsi se non del proprio....Nell'uomo deve essere
apprezzato solo ciò che è suo. Uno possiede una moltitudine di schiavi, una
bella casa, un'ampia tenuta da coltivare, un grosso capitale da dare in
prestito ad usura: forse che qualcuno di questi beni è in lui? No, è soltanto
intorno a lui. In quest'uomo devi lodare solo ciò che non gli si può né
togliere né dare, ciò che è proprio dell'uomo....Mi chiedi che cosa sia ciò ? È
l'anima , e nell'anima la perfetta ragione....
Così scriveva Lucio Anneo
Seneca pochi anni dopo la nascita di Cristo (Lettere a Lucilio).
Più di duemila anni sono
trascorsi, ma pare che non sia cambiato nulla. Nessun progresso da parte
dell'uomo, ancora oggi vittima del potere, del denaro, del superfluo,
dell'inutile, dei beni terreni voluttuari e passeggeri.
Oppure della vanagloria.
Conobbi un tale che
millantava per preparazione professionale e profonda capacità manageriale la
sua pochezza, la sua completa incapacità, in altri termini la sua ignoranza.
Anche spirituale. Delatore ed ipocrita vendeva per oro il ferro arrugginito,
per vero il falso, per giusto l’ingiusto.
E tutti ad ascoltarlo e riverirlo perché amico dei potenti che avrebbero
potuto intervenire al suo fianco e fagocitare gli oppressi…..
Ma degli oppressi sarà
l’ultima rivincita.
Vincerà l’anima, e nell’anima la perfetta ragione…..
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