martedì 12 novembre 2013

naufragio

Come è duro, dopo aver veleggiato in alto mare, nel pieno delle proprie forze fisiche e mentali, immersi nel meraviglioso gioco delle luci e dei colori del sole , o dopo aver accolto nell'animo le sensazioni ineffabili delle albe e del tramonti, dover lasciare la barca per salire su una scialuppa di salvataggio, peraltro straniera.
Come è difficile adesso pensare di navigare in modo diverso, da assistiti, non più da skipper ma da marinai.
Perciò si saranno tuffati in mare??????
Chi resta sul ponte della scialuppa a veleggiare può farlo a testa alta, chi ha preferito il mistero degli abissi non merita rispetto. Chi ha fatto, come sempre, il Ponzio Pilato è atteso da Dante nel girone degli ignavi dove non troverà più cavalier serventi, e soffrirà, perché incapace di essere autonomo.
E' naufragio per colpa di uomini che non valgono nulla.
Nè dio denaro può essere consolatore…...