giovedì 23 luglio 2020

PER MUOVERSI MEGLIO TRA LE INSIDIE DELL'ITALIANO

A beneficio di coloro che postano storie, racconti, aneddoti e quant’altro sui portali di Facebook ed in genere sui Social, districandosi a fatica, e spesso con pessimi risultati, nei meandri insidiosi della  cara lingua madre,  può essere di sicuro giovamento una recente pubblicazione di Massimo Birattari. Si tratta di un manuale di facile consultazione che attraverso quiz, domande e risposte, aiuta a muoversi con meno difficoltà nei meandri di regole grammaticali, coniugazioni, declinazioni, concordanze, e perché no, consecutio temporum.
Se è vero che la lingua italiana, come del resto ogni altro idioma parlato e scritto,  è per sua stessa natura sottoposta a continui mutamenti, ad aggiornamenti, all’introduzione di neologismi generati anche dall’evoluzione tecnologica, è anche vero che alcune regole grammaticali di base non possono e non devono essere arbitrariamente sconvolte in nome di una modernità  che altro non è che pura ignoranza. 
Per gli audaci scrittori che si lanciano senza paracadute nel cielo della scrittura improvvisata, il testo di Birattari  che spazia con agilità tra “quiz, errori comuni, domande, risposte, peripezie dell’homo grammaticus tra le insidie dell’italiano” rappresenta un sicuro punto di riferimento ed un ausilio che potrebbero evitare grossolani  strafalcioni  a chi scrive e brividi di orrore a chi legge.
E non si venga a citare tra i testimoni a favore dell’ignoranza il famigerato correttore automatico al quale si fa carico di ogni ignominia linguistica  e di ogni obbrobrio grammaticale e che viene invocato spesso come attenuante dai pirati della scrittura. Un’attenta rilettura del testo prima della pubblicazione potrebbe sanare ogni danno.
Il manuale, arricchito nella veste grafica dalle vignette di Niccolò Barbieri,  aiuta 
anche a comprendere il significato ed il vero senso delle regole grammaticali, che non sono state inventate e create per caso, ma che hanno un preciso scopo nell’architettura della frase, del periodo e del discorso in generale.
Con vivo calore raccomando la consultazione di questo libro a tutti coloro che si avventurano nella scrittura di testi, di storie, di semplici frasi o espressioni pur non potendo contare su una preparazione grammaticale di base.
Si è sempre in tempo per migliorare e per correggersi.
Infine, per chiudere, un esempio cui si fa riferimento nel libro: l’avverbio “piuttosto” si usa correttamente davanti a proposizioni avversative e significa 'anziché', indica cioè una preferenza accordata a un elemento invece che ad un altro. Come dire “desidero uscire piuttosto che stare in casa”
Non va usato con accezioni diverse come avviene invece purtroppo oggi, nell’uso comune, anche da parte di personaggi pubblici ai quali non dovrebbe essere consentito sbagliare…

GRAMMATICA PER CANI E PORCI”
Massimo Birattari
Ponte alle Grazie
pp. 222

Euro 14