giovedì 21 aprile 2011

NUOVI INCREDIBILI FATTI DEL PASSATO

Mi aspettavo, in verità, che il mio amico ricercatore e storico potesse regalarmi, in coincidenza con le festività pasquali, qualche mirabolante sorpresa. E devo dire che egli non mi ha deluso, avendomi inviato, ieri notte, questa missiva così densa di scoperte storiche da fa rabbrividire il più preparato degli studiosi. Emergono, dalla lettura, aneddoti inediti e apparentemente non credibili. Protagonista sempre il mitico Funzine de Battaje, poliedrica figura del passato, le cui gesta il tempo ha avvolto in un velo di fitta nebbia che il mio amico, grazie alla sua indefessa perseveranza, sta lentamente dissolvendo. Questo il prezioso testo che ho ricevuto:




Caro Sergio,
Mi scuso con te per non essere riuscito a darti nuove notizie sulle
ricerche storiografiche che sto faticosissimamente portando avanti. Da
giornalista, conosci il valore della verità e sai come sia a volte
difficile distinguerla dalle menzogne; cosa tanto piu' vera se i fatti
che ci accingiamo ad esaminare appartengono ad altri tempi, a diverse
tradizioni ed a mondi al nostro pensar alieni.
Questo certosino lavoro di vaglio critico delle fonti e' ancor piu'
stressante se si considera l'oggetto del nostro cercare, quest'uomo
nuovo del secolo decimonono che pare, a ben osservarlo attraverso la
lente del tempo, aver impresso un moto tutto suo alla storia come oggi
la conosciamo. Sai bene, caro amico, quanto mi sia costato ricostruire
quei pochi attimi della Sua vita, attimi di eroismo scaturiti in
imprese che sarebbero bastati ad illuminare la storia di grandi
casate. Il Nostro, invece, pare scivolare timido e riottoso tra le
pieghe della storia, ora sostenendo la causa della democrazia in
America, ora sostenendo l'Italia, pur sempre la sua Patria.
Lo sappiamo intimo di Lincoln, ho accennato al suo contributo a favore
dell'esercito Prussiano nel 1870 a Sedan contro la Francia di
Napoleone III. E' un fatto storico dimostrato da più di un documento
ufficiale che Helmuth Karl Bernhard von Moltke fosse costantemente
accompagnato da un individuo, "grande uomo di Battaglia", che "si
esprimeva in un ottimo inglese, ma imprecava in uno sconosciuto idioma
tribale". Il generalissimo prussiano lo consultava per qualsiasi
decisione. Il "consigliere battagliero" non venne pero', al momento
del trionfo, premiato per la sua opera se e' vero, come e' dimostrato,
che si dice abbia testualmente detto:" SE 'NNA ERA PE MME SCTU' CAFONE
STEVE ANGoRE A CAVA' LI PATANE" prima di sputare per terra.
Lo ritroviamo in Italia da dove frettolosamente scappava per portare
la sua esperienza militare, ormai riconosciuta in 4 continenti, al
servizio dell'imperatore Meiji. Qualcuno dice che, ma su questo caro
Sergio non posso dare conferme, che la sua fuga sia dovuta
all'assassinio di Giuseppe Mazzini Nel 1872. L'episodio sarebbe
evocato dai versi dell'epitaffio che recita "tu in tante battaglie
duce, morto per Battaglia". Il maiuscolo ha fatto pensare Alfonsino di
Battaglia.
Ho scoperto, come dicevo, i documenti della sua permanenza in Giappone
ospite per diversi anni nella residenza dell'imperatore, onore
riservato solo a lui. Sai bene che in quel periodo il Giappone stava
riorganizzandosi dopo un lungo periodo di feudalesimo. Alfonso diede
il suo apporto nell'organizzazione dell'esercito.
Riportano le cronache imperiali:
" Alfio il Battagliatore e' il solo che può parlare guardando il
Grande Meiji. Entra ed esce dalla sua camera quando ne avverte la
voglia". Bisogna dire che al tempo l'imperatore era poco più che un
adolescente. Questa vita agiata forse lo aveva stancato se e' vero
che, Nel corsoc della rivolta di Satsuma nel 1877, alzandosi da tavola
e ruttando in faccia al Divino abbia esternato: "je so nu cujone
arrete stu cellancule" (frase ricostruita dall'onomatopea riportata
sulle fonti). E' un fatto storico che Alfonso compare nella battaglia
decisiva di Shiroyama tra le fila dei Samurai dissidenti avversi al
potere imperiale. E qui accade un fatto storico importantissimo a mio
avviso, e sul quale sto raccogliendo ancora documenti. Te lo propongo
come credo di averlo capito analizzando sia il racconto degli
imperiali sia le leggende tramandate dai pochi samurai superstiti.
Nel corso della battaglia si viene a creare una situazione di netta
superiorità delle forze imperiali. Alfonso guida l'ultimo disperato
arrembaggio quando, ritrovatosi solo di fronte al fuoco nemico, visto
il cadavere di un ufficiale imperiale e velocemente requisita
l'uniforme, si ritira dietro un cespuglio e ne esce ufficiale
Dell'Impero pronto a guidare il decisivo attacco agli ormai inermi
Samurai.
Si dice che, nel "cambiare casacca" dietro il cespuglio, abbia causato
la fuga di una quaglia da che deriverebbe l'espressione "salto della
quaglia". Tuttavia io non mi curo di tali leggende non suffragate da
documenti precisi e testimonianze attendibili. E' un fatto storico
pero' che nel teatro della sanguinosa battaglia si fronteggino due
statue monumentali, di eta' diverse, una raffigurante la disperata
furia guerriera del Samurai, l'altra la determinata azione
dell'Ufficiale Imperiale.
Entrambe tratteggiano i lineamenti ormai ben conosciuti di questo
Grande, troppo sconosciuto alla Storia, Alfonsino Di Battaglia.
Sto raccogliendo altri dati, frammenti, informazioni, brani di
leggende che mi permettano di andare avanti nella mia ricerca. Conosci
la mia volontà di non diffondere opinioni o congetture ma solo solide
realtà storiche.
Il lavoro e' duro, e ti ringrazio ancora per il conforto che mi offre
la tua disinteressata curiosità.

4 commenti:

  1. Alcune licenze poetica. La storia di Mazzini merita approfondimenti

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  2. Alfonso di Battaglia e' stato un Gran Maestro del GOI....controllate

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  3. Ghunter Schnellisnger21 aprile 2011 alle ore 13:19

    Quella storia del Piave.... Fu li' che conobbe il giovane Hitler giovane caporale austriaco? Ho sentito delle storie

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  4. La storia di Hitler è solo una leggenda....non è vera

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