venerdì 23 novembre 2012

Uscire dalla siepe.

Uscire dal cespuglio di rovi

nel quale sono finito impigliato per errore.

Liberarsi dagli spini, dal viluppo delle foglie,

dalla stretta e dai legacci dei ramoscelli

diventati ormai solide liane e durissimi arbusti.

Venir fuori dal groviglio delle fronde,

dalle ramificazioni che il tempo ha fortificato,

rendendo vano ogni tentativo di liberazione.

Venir fuori dalla siepe,

per il tempo che resterà

poco o tanto che sia.

E volare ancora con gli uccelli liberi del cielo,

fosse pure per un solo magico giorno.

1 commento:

  1. Buona vacanza, te la sei meritata...pensa agli amici che rimangono affilio patì...

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