lunedì 16 dicembre 2013

I MIEI SESSANTA

Ora sono sessanta.
Sessanta anni, o sei decenni,
o mesi settecentoventi.
Quanto tempo da quando guardavo il mondo curioso,
in parte emozionato, sicuramente illuso.
Quanto tempo da quando costruivo per diventare,
sognavo per compiacere un’innata aspirazione
a “egregie cose”.
Poi la vita, i suoi modi bruschi,
le sue improvvise verità,
le sue ineludibili sentenze.
Ma non m’importa più di guardare oltre la siepe.
Questo ipocrita silenzio
prelude beffardo agli eventi che verranno.
Ma la sorte guarderò in viso,
con fiero cipiglio,
come un lottatore battuto e disilluso.

E la morte sarà l’ultima beffa.  

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