domenica 16 marzo 2014

BARILI PIENI E BARILI VUOTI


La paventata possibilità di andare a decurtare in qualche modo le pensioni come coadiuvante alla terapia anticrisi lascia alquanto interdetti. Si è parlato, per fortuna per ora solo parlato, di intervenire per operare tagli che dovrebbero avere lo scopo di attenuare il debito pubblico, di consentire la rinascita, di evitare il tracollo. Su tutta questa vexata quaestio bisognerebbe fare un distinguo. Innanzitutto si deve chiarire che le pensioni che vengono corrisposte agli ex lavoratori dipendenti altro non sono che contributi versati dai lavoratori stessi nel corso della propria carriera professionale. In altri termini è denaro che ciascuno ha messo da parte per la sua vecchiaia. In buona sostanza denaro proprio, che viene ora restituito un po' alla volta.. . Non è denaro dello Stato. Le pensioni erogate dallo Stato sono quelle che vengono corrisposte a chi raggiunge i limiti di età previsti. Ma sono talmente esigue che andare ad operare dei tagli su di esse sarebbe come sparare sulla Croce Rossa.
Allora, invece di pensare di raschiare il barile ormai desolatamente vuoto cercando soluzioni immorali ed impopolari, si potrebbe andare ad attingere a piene mani dai barili ancora pieni: stipendi megagalattici di manager senza scrupoli, pensioni d'oro di ex senatori e deputati, emolumenti sproporzionati ed agevolazioni esagerate, rimborsi spese e quant'altro va a gonfiare i portafogli di chi riceve molto più di quanto dà.
I pensionati sopravvivono.
Bisogna scegliere il barile giusto…...

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