domenica 6 luglio 2014

ESTEROFILIA AGRICOLA

Durante una breve vacanza nella solatia Romagna, ospite di esperti produttori vinicoli e coltivatori di antica sapienza, scopro che quest'anno la copiosa produzione di pesche (e che pesche!) subisce rallentamenti nella vendita diretta alle Cooperative del luogo perché in concorrenza con analogo prodotto di importazione , di qualità decisamente inferiore, ma di presa sul mercato perché più economico.
In buona sostanza l'allucinante messaggio che emerge conferma che quintali di ottimo prodotto italiano finiscono al macero per lasciare spazio a pessimi (sic) prodotti stranieri che, peraltro, per essere importati in Italia richiedono spese di spedizione, inquinamento ambientale ( quanti aerei viaggiano per i trasporti?) e quanto altro occorra per farli arrivare in loco.
Chissà quanti altri simili casi ricorrono in altri settori.
Allora ci serviamo degli altri e rigettiamo il buono che c'è in casa.
Ma come si esce dalla crisi??

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