sabato 17 settembre 2022

QUESTO BLOG

Ho voluto creare questo blog allo scopo di rendere partecipi coloro i quali avranno la bontà di seguirlo, di alcune profonde sensazioni e di stati d’animo che, se fossi stato pittore, avrei senz’altro provato a trasferire sulla tela. Pur vantando nell’albero genealogico, però, leggiadre mani di disegnatori e ottimi pennelli, purtroppo non ricevetti da madre natura il dono dell’espressionismo figurativo. Né la capacità di musicare. Perché sicuramente un bel quadro o un brano musicale meglio si sarebbero prestati  a suscitare, in chi guarda o in chi ascolta, emozioni che uno scritto può infondere solo in parte, e comunque solo in chi ha l’animo predisposto ad accoglierle.

 Chi avrà costanza e procederà nella lettura si accorgerà che ogni intervento sarà sempre volto alla descrizione di sottili percezioni e di eterei turbamenti, immagini sbiadite di un mondo interiore difficile da rappresentare e, comunque, causa di molta intima sofferenza. I ricordi del passato, in particolare, rivisitati a distanza di tanto tempo ("volando indietro"), rappresenteranno il fil rouge dei racconti e del settore dedicato alla narrativa, pur risultando inevitabilmente impalpabili ed evanescenti.  In linea di massima mi rivolgo a coloro i quali,  dotati di non comune sensibilità, sono ancora capaci di guardare con  angoscia il volto di un vecchio che muore, o di commuoversi al ricordo dei cari compagni di liceo, o di sentire un nodo in gola davanti ai colori ed alle fragranze della marina di Capri.
Certo non saranno molti in una società proiettata verso un futuro tecnologico di proporzioni incontenibili. Ce n’è abbastanza per essere tacciato di anacronismo e accusato di voler invano far rivivere sensazioni e sentimenti che appartengono a persone emotivamente fragili e non in linea con il freddo materialismo dell’epoca moderna.
Eppure io credo che nessun uomo, quantunque fagocitato dal tecnicismo imperante, nel suo inconscio  abbia perduto completamente la capacità di percepire, con sensibilità, le voci dell’animo.
Perciò se pure avrò pochi lettori, saranno comunque sicuramente quelli giusti.

2 commenti:

  1. Questo commento non ha nulla a che vedere con il testo, ma vuole rappresentare un acuto grido di dolore per la morte della democrazia. Il buon SDD finge di essere un illuminato democratico ma cova dentro di se' il germe della dittatura. Incontrandolo gli chiedo: " caro S, vorrei scrivere sul tuo blog" la risposta beffarda "sei libero di farlo con i commenti" alla mia replica che voglio avere la stessa visibilita' mi risponde " allora fatti un blog", disarmante.... Ancora una volta il potere schiaccia sotto i suoi scarponi chiodati il tenero virgulto della dialettica. Troppa democrazia fa male..

    RispondiElimina