lunedì 6 dicembre 2010

PUR DI APPARIRE…….


Quando vengono conferiti incarichi nelle pubbliche Amministrazioni e quando si affida un Assessorato a qualcuno, lo si fa perché si ritiene quel soggetto in grado di poter espletare al meglio la missione che gli viene  affidata. Perché ciò avvenga è però necessario che il soggetto stesso sia in possesso di capacità specifiche nel settore in cui va ad operare. Per tale ragione l’Assessorato allo Sport sarebbe ben conferito ad un ex campione del passato, o a qualcuno che ha sempre avuto le mani in pasta in gare, tornei, campionati di qualche disciplina sportiva. Non diversamente l’Assessore al Turismo dovrebbe essere un tecnico addetto ai lavori, magari il titolare di un’accreditata Agenzia di Viaggi, o una persona che per mille motivi abbia molto viaggiato, e conosciuto il mondo, e che sia in grado di comprendere le potenzialità turistiche di un territorio e di farle fruttare ed emergere, fino a renderle produttive per l’intera comunità. L’Assessore alla cultura sarà una persona dotta, acculturata, capace di esprimersi bene in lingua italiana, senza commettere errori di grammatica o di sintassi. Un soggetto che possa vantare un curriculum professionale di tutto rispetto e che quindi sappia indirizzare al meglio il mondo studentesco, intervenendo nelle strutture e finalizzandole al raggiungimento di importanti obiettivi socio-culturali. L’Assessore al Bilancio dovrebbe saperne di Economia, tanto da essere molto esperto in fatti fiscali, capace di redigere impeccabilmente il Bilancio dell’Ente, di intervenire in modo corretto e puntuale in tutte le problematiche burocratiche. Dovrebbe saperne di normative  e di tributi, sapersi muovere agevolmente nella giungla contributiva e rappresentare un punto di riferimento per tutta la cittadinanza.
Tutti coloro che operano nel sociale e che amministrano una comunità dovrebbero essere esperti nel settore in cui vanno ad operare.
Non sempre, però, questo avviene.
Forse perché chi ha veramente competenze da vendere non vuole metterle al servizio degli altri? O perché non ama la bagarre politica?  O perché, sapendone troppo, può mettere in ombra qualcuno? Chissà. Certo che se, avendo i requisiti necessari, non ci si propone al giudizio degli elettori, non ci si può poi lamentare se gli Assessori allo Sport non sanno nulla di discipline sportive, se gli Assessori alla Cultura ignorano la lingua e la letteratura italiana, se gli assessori al Bilancio si perdono in un calcolo banale, se l’Assessore al Turismo non ha mai preso un aereo, se, insomma,  chi guida una comunità lo fa senza averne i mezzi, la possibilità, la capacità, l’attitudine, la conoscenza necessarie.
Lo fa avendo solo la volontà di apparire e di raccogliere notorietà senza seminare nulla.
Che è troppo poco.

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