martedì 11 ottobre 2011

IL CONGIUNTIVO SCONOSCIUTO





L’esame comparato della lingua parlata e di quella scritta da parte della maggior parte della popolazione italiana, con particolare e più specifico riferimento ad una ben definita fascia di età (16/25 anni), richiede un intervento immediato, ristoratore, mirato alla salvaguardia del corretto uso del congiuntivo. Bistrattato, eluso, mortificato, ignorato e vilipeso, il congiuntivo necessita di aiuto, per essere riportato in auge, e per essere riposizionato nel suo giusto ruolo linguistico. Un’operazione che è senza dubbio più difficile di quanto possa sembrare, atteso che il parlante fa di tutto per evitare l’incontro diretto con questo modo verbale e per relegarne  l’uso ad una mera esibizione di eleganza riservata a pochi eletti. Non è così, naturalmente. Stride sentir utilizzare da giovani professionisti esperti in diversi settori dello scibile il modo indicativo, così povero e mal vestito, preferito tuttavia al forbito congiuntivo al quale, peraltro, viene tolta in modo forzoso ed ingiusto la doverosa allocazione all’interno della frase.


Non sembra d’altro canto che la cosa rappresenti un cruccio, dal momento che nessuna inibizione e nessun minimo imbarazzo si evincono  in chi ripetutamente applica alle coniugazioni verbali questo nuovo ed attuale modo temporale che, con ardito neologismo, registrerei nella grammatica come “congiuntivo sconosciuto” .
Il congiuntivo sconosciuto trova applicazioni diverse, sostituendo l’arcaico congiuntivo presente (“è inutile che io venga”  con il più moderno indicativo  “è opportuno che io vengo”) oppure anche semplificando proposizioni consecutive e concessive ( “devi parlare in modo che io possa capire” diventa “devi parlare in modo che io capisco;  benché io non sappia nulla di questa storia diventa “benchè io non so nulla di questa storia”) e così via.  Questa forma semplificativa danneggia ovviamente l’udito ma rende la vita facile al parlante, evitandogli pericolosi passaggi nei meandri di un intricato gioco di congiungimenti verbali in mezzo ai quali finirebbe per perdersi senza possibilità di scampo per via della sua meno che mediocre preparazione grammaticale.


Così nei discorsi di questi nuovi linguisti e di questi grandi  trasgressori che stravolgono la funzione di quello che a buona ragione può essere considerato il costituente più importante della frase, il congiuntivo subisce reiterate umiliazioni che non devono e non possono essere tollerate.
A giusto diritto, quindi, facendomi portavoce di analoghe istanze sollecitate da parlanti che, come me, inorridiscono di fronte a tanto scempio, per le ragioni esposte, delle quali peraltro molto più a lungo si potrebbe scrivere e parlare,  ho il piacere e l’onore di comunicare ai lettori del Blog la nascita e la costituzione ufficiale della “”NUOVA ACCADEMIA ITALIANA PER LA RIABILITAZIONE DEL MODO CONGIUNTIVO””” alla quale sono iscritti d’ufficio tutti coloro che si dicono disposti a togliere immediatamente il saluto a chi fa uso del “se” con il condizionale.

Altri criteri di ammissione sono la perfetta conoscenza della lingua italiana e la capacità di convertire in modo estemporaneo ogni frase che lo richieda con l’inserimento del modo congiuntivo nei suoi tempi, semplici e composti.
Chi pur non essendo in possesso dei citati requisiti volesse comunque diventare membro dell’ Accademia dovrà cospargersi il capo di cenere ed improntare un discorso davanti alla Commissione ammettendo di aver umiliato fino ad oggi il Modo Congiuntivo, escludendolo dalla sua parlata quotidiana, e dirsi altresì disposto a riammetterlo incondizionatamente nelle frasi e nelle proposizioni che andrà ad usare per il resto dei suoi giorni.
Tutto ciò perché non si dica che l’Accademia è una setta linguistica riservata a pochi eletti……

1 commento:

  1. Benché io non voglia dubitare della buona fede del proponente nonostante la appropriatezza dell'iniziativa, non vorrei si dimenticasse l'opera di colui che molti ritengono il Padre del Congiuntivo Classico, Alfonso o Alfonzo che dir si voglia di Battaglia.

    RispondiElimina