lunedì 27 settembre 2010

I COMMENTI



La trasmissione “Striscia la notizia” smaschera continuamente truffatori, falsari, falsi medici, benzinai disonesti, politici corrotti, maghi millantatori e bugiardi, scuole guida che vendono le patenti senza esami, o con esami truccati, ed ogni altra sorta di malviventi e malfattori che vivono  di stratagemmi alle spalle delle persone ingenue ed in buona fede, ricavandone, peraltro, lauti guadagni esentasse.  

Di questa grande marmaglia, della quale tutto si sa, viene esposto al pubblico ludibrio il corrotto operato, viene dimostrato inequivocabilmente il comportamento indegno ed immorale, ma  (per motivi di privacy) viene occultato il volto  e viene camuffata la voce. Perché nessuno possa riconoscere il colpevole, degno e meritevole  di protezione.

Così il cittadino, al quale si offre il servizio di pubblica denuncia, può usufruire della conoscenza del misfatto senza sapere, però, dove e quando potrà restarne vittima. Come dire a qualcuno: stai attento perché lungo la strada cadono tegole in testa, noi sappiamo dove, ma non possiamo dirtelo.
Sicuramente il risultato è quello di mettere in guardia tutti di fronte alla possibilità di subire frodi e  raggiri, ma è anche quello di suscitare, in chi guarda quei servizi, tanta rabbia dentro, proprio per via di quella dovuta  e intollerabile impunità. 

Si resta con l’amaro in bocca, a volte reso ancor più  cocente  dalla strafottenza di coloro che,  pur se  rei confessi,  si sentono tuttavia protetti e tutelati da una normativa che, in casi di evidente flagranza, dovrebbe invece essere disattesa  e prevedere adeguate deroghe.
Non basta dire a chi viene pescato con le mani nel sacco “non lo fare più”.

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